Ucraini non vaccinati. Moratti: “Subito tamponi e iniezioni”.
L’arrivo in Lombardia dei profughi ucraini ha già fatto scattare la macchina dell’emergenza e dell’accoglienza. Attese fino a 100mila persone in regione. Si è già messa in moto anche tutta la rete sanitaria di supporto, a partire dai tamponi e dalle vaccinazioni anti Covid, la maggior parte della popolazione ucraina, infatti, – il 64% – ad oggi non risulta vaccinata. “Ho dato disposizione – ha spiegato l’assessore – di mettere subito a disposizione tamponi e vaccini in tutti i centri abilitati del nostro territorio”.
Letizia Moratti, assessore al Welfare della Regione Lombardia è intervenuta sul tema nel telegiornale di Espansione Tv delle 19.30.
La Regione ha convertito 8 covid hotel per essere pronti a ospitare gli ucraini in fuga dal loro paese in guerra. Negli ospedali lombardi medici e reparti si stanno organizzando. “Attendiamo indicazioni dalla Protezione civile nazionale per gestire gli aiuti”.
Sul territorio l’Ats Insubria attende le direttive regionali. In base a quanto spiegato fino ad ora l’Agenzia di Tutela della Salute si dovrebbe occupare di un’eventuale prima valutazione sanitaria.
Intanto tra i primi arrivi in Italia ci sono anche delle giovani donne che – fuggite dal conflitto – hanno fatto nascere qui i loro figli.