Polveri sottili: il livello di inquinamento dell’aria comasca resta oltre il limite. Anche nei dati diffusi oggi (relativi alla giornata di ieri) da Arpa Lombardia, Como resta al di sopra dei 50 microgrammi di Pm10 ogni metro cubo d’aria: l’ultimo valore era pari a 65 microgrammi. Per il tredicesimo giorno consecutivo quindi i comaschi stanno respirando un’aria carica di inquinanti, così come la maggior parte degli altri cittadini lombardi.
Lo scenario regionale nelle ultime 24 ore si è leggermente modificato. Resta critica – colore arancione – la zona centro-settentrionale della Lombardia, fino a Milano. A sud di Milano, invece, le centraline registrano valori di Pm10 perlopiù entro la soglia, infatti il colore è giallo. Bergamo e Brescia sono le due città più inquinate, con concentrazioni di Pm10 oltre i 70 microgrammi (colore rosso).
A Como, come anticipato, le polveri sono oltre la soglia ormai da tredici giorni. Il picco più alto è stato registrato nel weekend tra il 23 e il 24 gennaio, con valori di Pm10 oltre i 100 microgrammi. Dopodiché, la situazione è lentamente migliorata, ma la concentrazione di polveri resta comunque troppo alta. Solamente le piogge, previste per domani e per il fine settimana, potranno lavare l’atmosfera dalle particelle inquinanti sospese. Fino a che le centraline non registreranno un valore inferiore a 50 microgrammi per tre giorni consecutivi, a Como resteranno in vigore le misure antismog: auto Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato ferme in garage dalle 8.30 alle 18 se veicoli privati e dalle 7.30 alle 9.30 i caso di veicoli commerciali, e riscaldamenti abbassati di un grado (da 20 a 19), con la riduzione di due ore dell’utilizzo massimo giornaliero degli impianti.
A Cantù la concentrazione di Pm10 è praticamente identica a quella comasca: 63 microgrammi. Erba invece resta sotto la soglia, con 44 microgrammi.