La solidarietà dell’azienda, la reazione dei sindacati che chiedono un incontro al prefetto e agenti della security sui bus. Molte le prese di posizione dopo l’ennesima aggressione a due autisti di Asf Autolinee.
“Siamo consapevoli dell’importanza di garantire la sicurezza a tutti i nostri dipendenti in servizio e ai passeggeri – scrive in una nota Asf – A dicembre 2017 abbiamo installato a bordo degli autobus un sistema che, se attivato, mette direttamente in collegamento con le forze dell’ordine. Sui nuovi mezzi inoltre il sistema di protezione della zona guida è più sicuro”. “Tutti gli autisti e i controllori hanno seguito corsi di formazione per la gestione delle situazioni di emergenza e di pericolo – aggiunge l’azienda – e abbiamo appena assegnato la gara per l’installazione delle prime telecamere a bordo bus”.
Immediata la reazione anche dei sindacati. “Sulla questione sicurezza – dice il segretario Filt Cgil di Como Giovanni Riccardi – non possiamo né vogliamo più attendere. Abbiamo chiesto un incontro con Asf e prefettura così da mettere a punto un piano effettivo sulla sicurezza sia per i lavoratori che per i cittadini”. La Cgil non esclude uno sciopero.
Il segretario della Fit Cisl Flavio Romito dice: “Gli autisti non possono essere chiamati a risolvere situazioni di grave disagio sociale. Serve sicurezza per chi viaggia in autobus o in treno e per chi lavora sui mezzi pubblici. Chiediamo un incontro in prefettura con l’azienda per valutare correttivi come la presenza di uomini della security sui bus”.