“Sono 650 i ponti presenti in provincia di Como e 23 sono sorvegliati speciali e richiedono interventi di manutenzione, ma non esistono ad oggi situazioni di pericolo immediato”: a dirlo, la presidente della Provincia Maria Rita Livio, commentando l’esito del monitoraggio sullo stato di conservazione delle opere di competenza richiesto dal Ministero delle Infrastrutture dopo il crollo del ponte di Genova. “Abbiamo potuto fornire dei dati realistici – spiega Livio – perché semestralmente in questi anni abbiamo sempre tenuto sotto controllo le nostre infrastrutture. Possiamo dire che non abbiamo nessuna situazione di pericolo sul territorio, ma ci sono opere che richiedono interventi di consolidamento, rifacimento dei giunti, sostituzione di travi ossidate, rifacimento dei dispositivi laterali di ritenuta, rinforzo strutturale che possano garantire maggiore sicurezza in futuro”. La Provincia ha preventivato nel piano triennale 2018-2020 un programma per 4.700.000 euro che prevede interventi di manutenzione e impermeabilizzazione su diversi ponti: quello sul Bozzente a Mozzate, quello di Plesio, il ponte di Merone sulla Provinciale 41 Vallassina e il ponte ferroviario di Cantù-Asnago. Dall’operazione di verifica richiesta dal Ministero, sono emersi 23 interventi da finanziare sul territorio, per un totale di 22.200.000 euro. “I più importanti in ordine di priorità – spiega la presidente Livio – sono il viadotto sul Ponte Lambro, quello sulla strada 41 a Merone, il ponte a Cucciago sulla Provinciale 27 che sovrasta le Ferrovie dello Stato, il ponte sulle ferrovie a Carimate, il sovrappasso stradale sempre sulle ferrovie a Mozzate, il sovrappasso a Carimate sulla strada provinciale SP32, il ponte ad arco a Colverde e le opere a sostegno della strada provinciale a Laglio. Ci aspettiamo – conclude Livio – che questo monitoraggio possa avere un seguito e che il Governo metta a disposizione adeguati finanziamenti per effettuare indagini sulle opere e interventi urgenti”.