Una condanna e due assoluzioni nel processo, celebrato in Tribunale a Milano, a tre guardie giurate accusate di aver rubato una mazzetta di banconote per un valore complessivo di 50mila euro da un carico di denaro che dovevano trasferire con un blindato per un’azienda di Paderno Dugnano.
I due imputati assolti, difesi dall’avvocato comasco Pierpaolo Livio, sono un canturino di 60 anni e l’uomo che era alla guida del portavalori carico d’oro assaltato a Turate, sull’autostrada, nell’aprile del 2013. Un colpo da 10 milioni di euro in lingotti d’oro che era balzato alla ribalta delle cronache nazionali.
“Per le due guardie giurate è molto importante questa sentenza di assoluzione, che restituisce loro dignità ed è importante anche per dimostrare la loro correttezza nell’ambito dell’attività professionale”, sottolinea l’avvocato Pierpaolo Livio.
Il carico di denaro che le tre guardie giurate stavano trasportando, nel 2013, era arrivato a destinazione, nei caveau di Paderno Dugnano, con una mazzetta in meno rispetto alla confezione originaria. “L’accusa nei confronti dei miei assistiti si basa su un ragionamento meramente presuntivo e del tutto ipotetico”, ha scritto Livio, precisando poi come non ci sarebbero elementi concreti a carico delle due guardie giurate.
Il furto, per la difesa dei due sarebbe stato commesso solo dal terzo collega. Una tesi accolta dal giudice del Tribunale di Milano, che ha assolto le due guardie giurate difese da Pierpaolo Livio e ha invece condannato a un anno e 8 mesi il collega, che era stato anche licenziato dall’azienda.