Un sabato prenatalizio freddo ma baciato dal sole, previsioni meteo a parte la giornata che apre il weekend si preannuncia rovente per quanto riguarda il traffico e la viabilità.
Oggi dalle 13 alle 20 scatta il secondo stop alle auto in via Milano Alta e Bassa, i commercianti sono quindi pronti al secondo test. Un test che se dovesse portare – come accaduto sabato scorso – a un altro netto calo delle vendite innescherà una dura mossa contro il Comune: una class action, ossia un’azione legale collettiva.
Soltanto sette giorni fa in molti hanno dichiarato di aver lavorato la metà, lamentando di essere rimasti sulla soglia dei propri negozi in attesa dei clienti mentre intorno, nelle altre strade, le auto erano ferme in coda. La petizione destinata ad arrivare a Palazzo Cernezzi – avviata nei giorni scorsi – ha raccolto le firme di 35 commercianti contrari al provvedimento che prevede la chiusura di via Milano alle auto nei pomeriggi di sabato e domenica durante il periodo natalizio per agevolare il trasporto pubblico e incentivarne l’utilizzo a discapito del mezzo privato. Una misura molto contestata e che rischia – a detta degli esercenti – di danneggiarli in un periodo dell’anno tradizionalmente positivo.
«Aspettiamo di vedere i
risultati delle chiusura della strada nel secondo sabato – spiega Massimo
Galeazzi – Ma se si dovesse ripetere il danno in tema di perdita di clientela e
di affari, sono pronto a guidare una class action nei confronti del Comune di
Como».
Il commerciante lamenta anche l’assenza di un qualsiasi
contatto in questi giorni con i rappresentanti di Palazzo Cernezzi che spera di
vedere in queste ore.
E per domani, giorno dell’Immacolata Concezione, si attende un’altra giornata difficile sul fronte traffico, in molti arriveranno in città per le celebrazioni religiose, ma anche per dare il via allo shopping natalizio. A tutto questo si somma in serata alle 18.30 il flash mob delle Sardine comasche in piazza Vittoria. Data, orario e luogo potrebbero – qualora vi fosse un’adesione massiccia – rendere ancora più complicata la situazione. L’invito del Comune resta lo stesso: utilizzare i mezzi pubblici.