Mercato coperto di Como chiuso da oggi, come tutte le strutture analoghe della Lombardia. Una nuova restrizione, prevista dall’ordinanza in vigore da ieri, firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana, che ha suscitato notevoli polemiche. E proprio le polemiche hanno portato la Regione a fare dietrofront, predisponendo “un’ordinanza, a firma del governatore Fontana, – si legge in una nota – grazie alla quale i mercati coperti da domani potranno essere aperti alle medesime condizioni che valgono per i supermercati”.
“Le associazioni di categoria hanno subito manifestato delusione e preoccupazione, sentimenti che condivido – ha sottolineato l’assessore al Commercio del Comune di Como Marco Butti – Ha lasciato perplessi il contenuto dell’ordinanza sul tema dei mercati, soprattutto alimentari. Lo sforzo che gli operatori hanno messo in campo per rispettare le ordinanze è stato intenso e più che soddisfacente. Con gli ingressi contingentati e la distanza sono state rispettate tutte le indicazioni e questa restrizione, peraltro nella settimana di Pasqua, con gli operatori che avevano fatto acquisti importanti ci lascia perplessi”.
L’auspicio è che possa esserci una modifica. “Ho già contatto alcuni assessori regionali e anche il sindaco Mario Landriscina si è già mosso – ha concluso Butti – Auspichiamo che su questo tema ci possa essere una revisione dell’ordinanza”.
Confesercenti ha usato parole dure contro la chiusura del mercato coperto di Como. “Avevamo contingentato gli ingressi e adottato tutte quelle misure richieste per evitare gli assembramenti, le stesse misure che vengono adottate nei supermercati della grande distribuzione, quindi non si capisce il perché della chiusura – attacca il presidente di Confesercenti Como Claudio Casartelli – Gli operatori avevano già proceduto con gli acquisti delle scorte per la settimana e ora si trovano i magazzini pieni di merce che in pochi giorni deperirà. Il danno economico per gli operatori che dovranno buttare la merce e che resteranno senza lavoro è notevole”.
“Il Mercato Coperto ha sempre rappresentato un punto di riferimento per chi doveva fare la spesa in centro città: ora quelle persone dovranno andare più lontano per approvvigionarsi – continua Casartelli – Quindi l’effetto che si ottiene non è una maggiore tutela della salute, ma quello opposto”.