Tre ore davanti al pubblico ministero Pasquale Addesso oggi per Simona Secchi, la commercialista 51enne di Como arrestata nelle scorse settimane nell’ambito dell’operazione per il presunto giro di mazzette ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate.
La professionista, assistita dagli avvocati Marco Franzini e Andrea Marcinkiewicz, avrebbe risposto a tutte le domande del magistrato. Lei stessa aveva chiesto di essere interrogata. Dopo il confronto, definito “sereno”, i legali potrebbero chiedere gli arresti domiciliari per Simona Secchi, al momento in carcere al Bassone.
Intanto, nell’ambito della stessa indagine, questa mattina sono stati revocati gli arresti domiciliari a Paolo Sampietro, imprenditore 65enne che è di nuovo libero. “Abbiamo chiesto il patteggiamento – sottolinea il suo legale difensore, Marco Fugazza – La convinzione è che il reato dovrebbe essere ridefinito, non corruzione ma concussione. Sampietro, come detto fin dall’inizio ha effettivamente pagato una tangente, ma solo all’ultimo momento ha saputo che la cifra che gli era stata indicata e che doveva pagare all’Agenzia delle Entrate comprendeva anche una mazzetta. Il disegno partiva dall’alto e solo alla fine il mio assistito ha capito della tangente, che ha poi effettivamente pagato. Attendiamo comunque di arrivare a una definizione del patteggiamento”.
L’imprenditore avrebbe messo sul banco anche 25mila euro, somma che comprenderebbe una multa oltre alla tangente contestata che era di 20mila euro.
I giudici del Riesame hanno invece respinto il ricorso presentato da Antonio Silipo, l’unico dei 14 arrestati, che è ai domiciliari, a scegliere questa strategia difensiva. Il 65enne, residente a Varese, era stato anche l’unico a negare ogni accusa nell’interrogatorio di fronte al giudice delle indagini preliminari che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare.