Una domenica da tutto esaurito in città. Il passaggio da zona arancione a gialla e il conseguente allentamento delle misure – unito al beltempo – hanno portato anche a Como moltissime persone. In tutta Italia le vie dello shopping sono tornate a popolarsi, eccessivamente. Da Sud a Nord lo scenario era lo stesso, non fosse per le mascherine sul volto e gli ingressi contingentati nei negozi (con relative code) sembrava una normale giornata tra passeggiate, un caffè al bar e compere natalizie, come se il Covid fosse ormai un problema superato.
Sin dal mattino le strade della convalle erano affollate di persone di tutte le età e la folla con il passare delle ore è solo aumentata. Le attività commerciali si sono attrezzate per tutelare la sicurezza ma in alcuni momenti di picco non sempre è stato possibile tenere tutto sotto controllo.
Si è rivista la gente ai tavolini dei bar e, a pranzo, anche a quelli dei ristoranti. Traffico e caos lungo le principali arterie di collegamento con il capoluogo, parcheggi pieni.
Uno scenario che non può che preoccupare sul fronte dei contagi e in vista di una possibile terza ondata.
Per questo il governo torna ad ipotizzare una stretta nei giorni delle feste. Il rischio è che la curva epidemiologica possa nuovamente impennarsi e di conseguenza mandare in affanno le strutture sanitarie già fortemente provate dagli ultimi mesi.
Il difficile equilibrio tra tutela della salute da una parte e dell’economia dall’altra è sempre al centro dei provvedimenti. Bar, ristoranti e commercio vedono qualche possibilità di lavorare e recuperare il tempo perso, anche se – come spiegato nei giorni scorsi dalla Confcommercio di Como – il settore dei pubblici esercizi è allo stremo.