Il Consiglio di Stato del Canton Ticino torna a chiedere una stretta al confine con l’Italia, per voce del presidente Norman Gobbi.
L’allentamento delle misure anti-contagio in Lombardia preoccupa la Svizzera italiana dove – a differenza, ad esempio, della provincia di Como – bar e ristoranti sono chiusi. Da lunedì anche gli svizzeri possono entrare in Italia senza comprovate necessità o questioni di lavoro. Basta presentare alla frontiera l’esito negativo di un tampone rapido effettuato nelle 48 ore precedenti, ed ecco che i cittadini elvetici possono pranzare o fare acquisti nei locali italiani.
Il governo ticinese, come scrive il “Corriere del Ticino”, vorrebbe “contromisure puntuali per scoraggiare il turismo degli acquisti e, più in generale, ridurre gli spostamenti dei ticinesi”. Va poi ricordato che da lunedì prossimo, 8 febbraio, chiunque entrerà in Svizzera dovrà compilare un modulo con i dati di contatto per il tracciamento, e sono previsti controlli a campione alle frontiere. Restano esclusi dall’obbligo di compilazione i frontalieri, che potranno muoversi liberamente a cavallo del confine.