Vaccini anti Covid, il Canton Ticino passa agli over 75.
Oltreconfine prende il via la fase 3, da oggi è possibile la prenotazione per i circa 17mila cittadini coinvolti che riceveranno informazioni dettagliate tramite una lettera del medico cantonale.
Il punto della situazione e i futuri step sono stati al centro di una conferenza stampa oggi con le autorità che, in primis, hanno sottolineato i ritardi e l’incertezza negli approvvigionamenti. “L’aspetto delle forniture è l’anello debole” ha detto il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi.
Quindi il riepilogo, i passaggi – vale la pena ricordarlo – sono differenti rispetto all’Italia.
La fase 1, che in Ticino è partita nelle case anziani e il personale sanitario dei reparti Covid, avviata il 4 gennaio, è, di fatto, terminata ha fatto sapere Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento della Sanità e della Socialità. La fase 2 iniziata il 12 gennaio per le persone over 85 (e poi over 80) è attualmente al 75%.
Come detto la fase 3 (per gli over 75) è in partenza. L’obiettivo è procedere velocemente per passare alla fase 4, cioè alle persone affette da malattie croniche, che potranno essere vaccinate da fine marzo.
La fase 5 riguarderà gli over 65 secondo il piano presentato oggi le prime somministrazioni avranno luogo da metà aprile a metà giugno.
Tra l’inizio di maggio e la fine di giugno scatterà la fase 6 che riguarderà il personale sanitario a contatto con pazienti e persone vulnerabili.
Per la cosiddetta vaccinazione di massa che coinvolge tutta la popolazione adulta (sopra i 16 anni), 160mila persone interessate, si parla della finestra che va da fine maggio fino a fine luglio.
Questa la road map tracciata oggi per il cantone di lingua italiana che, vale la pena ricordarlo, conta una popolazione di poco superiore ai 350mila abitanti. Poco più della metà di quella della provincia di Como.
Complessivamente in Ticino dal 4 gennaio e fino a domenica sera erano state somministrate 32.775 dosi.
Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale, ha spiegato come, a causa dei ritardi, nella campagna siano stati coinvolte 16mila persone in meno rispetto a quanto era previsto.