Mentre si attendono risposte sul potenziamento dei trasporti pubblici e sulle risorse da mettere in campo, entro la settimana dovrebbero arrivare le comunicazioni molto attese dai cittadini, da domani e nei prossimi giorni scatteranno i primi lavori collegati all’avvio del cantiere per la variante della Tremezzina. Si tratta di interventi di pulizia e bonifica necessari prima dello stop del traffico sulla Statale Regina all’altezza del comune di Colonno. Il blocco dovrebbe scattare a fine novembre, manca ancora l’ufficialità ma sembra sarà il 29 novembre.
“Le aree di cantiere sono state consegnate lo scorso 14 ottobre per le operazioni propedeutiche che verranno svolte previa autorizzazione” fa sapere Anas. “Stiamo gestendo le ultime pratiche per poter avviare i lavori”. Insomma non è detto che si vedranno gli operai in azione già dalle prime ore della mattinata ma – di fatto – da domani e nei giorni successivi si procederà. Al di là delle prime opere quel che conta per le istituzioni e gli amministratori è accelerare sul piano trasporti e sullo stanziamento delle risorse.
Le parole del sindaco di Tremezzina
“La variante cambierà la vita del nostro territorio in meglio ma ora abbiamo davanti un ostacolo da superare per cui tutta l’attenzione non è tesa a celebrare l’avvio dei lavori quando a chiudere rapidamente i fronti aperti per mitigare i disagi che vivranno i cittadini” ha detto Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina. “Dobbiamo fare presto e dare risposte per quanto riguarda la mobilità alternativa e abbattere i costi a carico dei residenti. Tutto questo permetterà loro di comprendere il valore dell’opera e consentirà di sopportare meglio le difficoltà”. “Per quanto riguarda il potenziamento del trasporto sia su gomma che su acqua c’è una proposta avanzata sui nuovi orari che si sta mettendo a punto e si sta lavorando anche sulla questione risorse” aggiunge.
Conferma la bozza di orario integrato tra bus e navigazione anche il prefetto di Como, Andrea Polichetti, che ha sottolineato come si stiano sollecitando risposte anche sul tema – non secondario – dei costi dei trasporti aggiuntivi e chi deve sostenerli. Il primo riferimento in questo senso è Anas. Il tema delle risorse non si lega però solo ai trasporti aggiuntivi e alle spese da sostenere per i cittadini per abbonamenti e biglietti ma “va valutato anche in termini di agevolazioni e convenzioni per chi ha deciso di trasferirsi, optando per un affitto temporaneo, in prossimità di scuola e lavoro” chiude Guerra.