Arredi del lungolago di Como, è scontro in consiglio comunale. Prima la mozione depositata a Palazzo Cernezzi dai consiglieri di Svolta Civica, che chiedono alla giunta di intervenire immediatamente per bloccare “un progetto che – scrivono – stando alle prime indicazioni, andrebbe a oscurare la vista del lago dalla città”, ora l’attacco dei consiglieri di Ada Mantovani (Gruppo Misto) e Patrizia Lissi (Pd).
Le polemiche in consiglio comunale
La prima punta il dito contro l’omaggio decorativo a Plinio il Vecchio. “Gli intarsi nella pavimentazione di pesci, tartarughe, libellule, farfalle e piante non sono in linea con la sobrietà del Razionalismo comasco – ha detto mantovani – Rischiamo di avere un lungolago kitsch e di perdere il gusto architettonico e storico della città”.
“Il sindaco aveva annunciato che avrebbe interpellato un esperto sul destino dei tigli del lungolago – ha spiegato Patrizia Lissi, consigliere comunale dem – Nei mesi scorsi avevo denunciato che le piante tagliate non sarebbero state ripiantate. Inoltre – secondo il progetto – non avremo più la famosa scalinata a lago. Il nuovo progetto sarà molto triste”.
La risposta del sindaco
A frenare le polemiche è il sindaco di Como, Mario Landriscina, che fa sapere come in una nota del 29 novembre scorso il ministero della Cultura, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Como ha dato parere favorevole allo studio di fattibilità per il futuro lungolago della città.
“Le opere – ha detto il primo cittadino leggendo la nota della Soprintendenza – sono coerenti agli elementi storici, artistici e paesaggistici del contesto in cui si inseriscono”.