Turismo in crisi: nel periodo più duro della pandemia i viaggi erano in cima alla lista dei desideri degli italiani. Eppure, anche nell’ultimo Natale e in vista del Capodanno, il settore continua a soffrire. Il parere degli addetti ai lavori è unanime: molta preoccupazione, tante cancellazioni.
Per San Silvestro 2021, a far rinunciare i più dagli spostamenti, l’aumento dei contagi ma anche il caos tamponi e le regole stringenti sulle quarantene (sia in entrata che in uscita dall’Italia). Proprio quest’ultime sembravano ormai un ricordo che è tornato purtroppo alla mente con la nuova ondata di infezioni, con la crescita costante di contagi registrata negli ultimi giorni (QUI, ad esempio, gli ultimi dati che riguardano New York).
Molte compagnie aeree (nelle ultime settimane) sono corse ai ripari cancellando i voli. I clienti – nella maggior parte dei casi – riescono a ricevere i rimborsi mentre alle agenzie di viaggi, in cassa resta ben poco. Perdite che pesano ancora di più se sommate ai quasi due anni di stop e limitazioni. QUI il sito “viaggiare sicuri” del ministero degli Esteri.
Turismo in crisi, l’analisi di Confcommercio
“L’incertezza normativa –spiega Giovanni Ciceri presidente di Confcommercio Como – sta creando una situazione di grave difficoltà” che sempre secondo Ciceri si riflette anche su un altro numero. E cioè il “30% di disdette nei ristoranti”. Il settore della ristorazione, grazie alla campagna vaccinale anti Covid aveva guardato avanti con ottimismo eppure anche le ultime regole (come quelle sull’utilizzo del green pass) sembrano di nuovo non bastare ad arginare tutti i rischi. Non sono poi solo gli italiani a non partire ma anche i turisti stranieri non sembrano arrivare sulla penisola. Il turismo, sia nazionale che locale, nel periodo che si prospettava di ripresa e ripartenza, sembra quindi di nuovo frenato dalle restrizioni decise dai Governi e dal diffondersi della variante Omicron.