Sentenza di primo grado oggi nel processo ai tredici skinhead accusati dell’irruzione alla riunione di Como Senza Frontiere, il 28 novembre del 2017. Il giudice del Tribunale di Como Emanuele Quadraccia ha condannato tutti gli imputati. In due casi la condanna è stata a un anno 9 mesi e 10 giorni. Per gli altri 11 a un anno e 8 mesi. Per quanto riguarda la richiesta di danni, non è stata riconosciuta alcuna provvisionale e l’eventuale risarcimento potrà essere valutato in separata sede.
L’avvocato
“Siamo molto soddisfatti – commenta l’avvocato Gianluca Giovinazzo, che assiste le parti civili – Con questa sentenza è stato acclarato che il blitz del 27 novembre 2017 è stato illegittimo ed è stato commesso un reato”.
L’inchiesta
Il blitz era stato organizzato da un gruppo di esponenti del Veneto Fronte Skinheads, che aveva costretto i volontari ad ascoltare la lettura di un comunicato contro le attività di assistenza ai migranti. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Simona De Salvo, è sfociata nelle accuse di violenza privata aggravata in concorso ai 13 partecipanti al blitz identificati. Oggi la sentenza di primo grado.