(ANSA) – CITTÀ DEL MESSICO, 03 APR – Migranti di diverse nazionalità hanno messo in scena domenica una Via Crucis a Ciudad Juarez, in Messico, chiedendo giustizia per le 39 persone rimaste uccise nell’incendio di un centro di raccolta del governo. Un centinaio di persone, riferisce il portale "Milenio", per lo più venezuelani rimasti bloccati nella città al confine con gli Stati Uniti, hanno camminato in carovana a piedi nudi fino a raggiungere il luogo dove è avvenuta la tragedia. Uno degli organizzatori, Carlos Mayorga, ha affermato che la rappresentazione cerca di creare "comprensione" tra la popolazione riguardo il fatto che "l’unica cosa che fanno i migranti è cercare un posto dove lavorare", ha spiegato. I manifestanti hanno chiesto anche la demolizione del centro di smistamento dove è avvenuta la tragedia e la costruzione di un memoriale al suo posto. Le autorita’ giudiziarie del Messico hanno identificato otto persone – fra cui cinque dipendenti di una societa’ privata a cui l’Istituto nazionale delle migrazioni (Inm) aveva affidato la sicurezza dell’edificio andato a fuoco – come presunti responsabili della tragedia. La pm specializzata in diritti umani, Sara Irene Herrerias, ha affermato che queste persone "non avrebbero fatto nulla per salvare i migranti dalle fiamme", e ora dovranno rispondere del loro operato nell’ambito di una istruttoria per omicidio e danneggiamento di pubblica proprieta’ . (ANSA).