Il progetto del Comune di Como per l’asilo Sant’Elia incassa un “sì” importante, quello che arriva dal pronipote di Giuseppe Terragni, Attilio Terragni.
Tornano infatti ad accendersi le speranze per uno dei gioielli del Razionalismo lariano, progettato da Giuseppe Terragni, ora abbandonato e diventato rifugio dei senzatetto. La struttura di via Alciato è chiusa da oltre cinque anni, l’edificio versa in uno stato di degrado e incuria.
“L’asilo Sant’Elia non potrà tornare ad avere la funzione originaria, quella di asilo – ha detto il sindaco di Como Alessandro Rapinese – ma secondo il progetto dell’amministrazione comunale un museo di se stesso”.
Concorda sul futuro dell’asilo tracciato dall’amministrazione comunale Attilio Terragni: “La prima cosa è salvare l’asilo Sant’Elia – dice – Concordo sul fatto che possa diventare un museo di se stesso, conservare quindi l’identità del luogo che non deve essere snaturato”. Poi aggiunge: “Ci sono numerosi esempi in questo senso che occorrerebbe studiare per capire come riuscire ad attuarli. L’importante – sottolinea – è che resti la sua natura e che non diventi una sede espositiva. E’ un luogo capace di dare emozioni senza immagini”.
Intanto è attesa in Comune entro la fine dell’anno la relazione conclusiva del Politenico di Milano che consentirà poi di avviare l’iter amministrativo e urbanistico dei lavori. Intanto la scorsa settimana Palazzo Cernezzi ha presentato al Fondo per l’Ambiente Italiano la candidatura dello storico Asilo come “Luogo del cuore FAI”. “Ci sono state tante adesioni, si contano oltre mille voti – dice Terragni – è un atto di pura e semplice generosità e di amore nei confronti dell’asilo”.