Lo avevano detto e sono stati di parola: depositato oggi il nuovo ricorso al Tar contro l’ordinanza anti caos in vigore da metà marzo sulla statale Regina. I trasportatori non ci stanno e sono pronti a impugnare il nuovo provvedimento, che è diventato permanente e dovrebbe restare in vigore fino alla metà di novembre.
“Ritengo sia un provvedimento incostituzionale. Non abbiamo nessun dato certificato che attesti i miglioramenti sulla viabilità alla luce dell’ordinanza in vigore. Oltre a non disporre di numeri chiari e certi, non sono state proposte alternative”. A dirlo è Francesco Artusa, presidente dell’associazione di categoria “Sistema Trasporti”. “Servirebbero più movieri, in particolare nei weekend – prosegue Artusa – e basterebbero dei sistemi di videosorveglianza per evitare che tir e bus si incrocino lungo la Statale Regina”. “Lo scorso anno – ricorda il presidente di “Sistema Traporti” – abbiamo proposto alcune alternative che avremmo portato avanti a nostre spese, ma non abbiamo ricevuto risposte”.
In particolare, tra Colonno e Tremezzina, località Ossuccio, i pullman turistici possono viaggiare solo in direzione Nord e per il rientro devono fare il giro del lago, passando da Lecco. I camion non possono transitare di giorno, ma soltanto di notte con alcune differenze orarie in base alla lunghezza dei mezzi. L’obiettivo del provvedimento è scongiurare il blocco dei veicoli lungo le numerose strettoie che si susseguono in questo tratto di strada. È la doppia faccia della Regina: da un lato una vista panoramica sul Lago di Como, dall’altro traffico e ingorghi (soprattutto durante la bella stagione).
Variante della Tremezzina, nuova esplosione nella galleria principale
Per decongestionare una viabilità spesso al collasso sulla statale Regina, l’unica soluzione sarebbe la variante della Tremezzina, il cui cantiere – però – fatica a decollare. Mercoledì una nuova esplosione all’interno della galleria principale “Comacina” ha permesso di avanzare di altri tre metri. Il ritmo, insomma, procede un po’ a rilento rispetto alle richieste dei residenti e le festività (con ponti annessi), tra Pasqua, 25 aprile e Primo Maggio, non hanno di certo aiutato.






Nell’attesa si cerca di correre ai ripari e, per il terzo anno consecutivo, entra in vigore l’ordinanza anti caos sulla Regina, dove proseguono i controlli (e le multe) da parte delle forze dell’ordine. Ma il terzo ricorso ormai è ufficialmente pronto. Il primo, due anni fa, aveva visto annullare l’ordinanza che poi nel 2024 era stata riproposta, rivista in alcuni aspetti e rimasta in vigore. Questa volta, dichiara Francesco Artusa, “il provvedimento anti caos è diventato permanente ed è entrato in vigore addirittura con due mesi di anticipo rispetto agli altri anni. Ci aspettiamo di essere convocati tra circa tre settimane e speriamo che il Tar accolga il nostro ricorso. Questa volta – conclude – siamo pronti ad andare a sentenza”.