Hanno 25, 27 e 36 anni, sono tutti di origini marocchine, irregolari in Italia, con precedenti alle spalle e senza fissa dimora. Sono i tre uomini arrestati ieri pomeriggio dalla Squadra Mobile della polizia dopo un blitz nei boschi di Cadorago, area più volte segnalata per il frequente via-vai di persone e auto riscontrato all’imbocco dei sentieri che permettono poi di addentrarsi nel verde.
In pochi istanti gli agenti hanno individuato i tre identificando con precisione i ruoli di ciascuno: uno faceva da sentinella, uno consegnava le dosi e l’altro vigilava sulla droga e sul denaro incassato. Ne è nato un breve inseguimento tra la vegetazione. Necessario essere veloci ma attenti a non incappare nelle trappole che sempre più spesso vengono messe dai malviventi per assicurarsi la fuga. Un esempio concreto sono i fili di ferro tirati tra un albero e l’altro ad altezza uomo che si mimetizzano tra gli arbusti.

Alla fine i tre sono stati raggiunti e accompagnati in questura. Nel bivacco, poi smantellato, i poliziotti hanno recuperato contanti, stupefacente e materiale per il confezionamento. Complessivamente si parla di un etto e mezzo tra eroina e cocaina e quasi 650 euro. I tre marocchini sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio, il pubblico ministero di turno in procura ha disposto il trasferimento al carcere di Como.
Il servizio antidroga di ieri ha riguardato anche Fino Mornasco, comune che confina con Cadorago e già nel mirino delle forze dell’ordine.
Le parole del sottosegretario all’Interno Molteni
«Sono grato alla Polizia di Stato e al Questore Marco Calì per questo ulteriore intervento e ottimo risultato di contrasto allo spaccio di droga nei boschi. Nessuna tolleranza per pusher e venditori di morte che distruggono la vita». È il commento del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Nicola Molteni.