“Continueremo a far valere le nostre idee nelle sedi opportune”: così il sindaco di Como Alessandro Rapinese torna a commentare le ultime sconfitte incassate nella contesa con l’Associazione Carducci per gli spazi di viale Cavallotti e in quella con le famiglie per la chiusura del nido Magnolia e annuncia di non avere intenzione di fermarsi.
“Viva la Repubblica e viva la giustizia – ha detto il sindaco – Posso non condividere alcune decisioni, ma quelle dei giudici si accettano. Proprio nel rispetto del nome della nostra Repubblica, faremo valere le nostre idee nelle sedi opportune”.
Nonostante lo stop temporaneo sulla chiusura annunciata dell’asilo nido di via Passeri, Rapinese ha assicurato che “la rivoluzione proseguirà”. “Il Magnolia adesso non può chiudere, – ha detto il primo cittadino – ma non è stato detto che non chiuderà, è stato detto che la questione è molto complessa e che a febbraio 2026 ci si ritroverà per discuterne. Ma il Magnolia – ha sottolineato Rapinese – rappresentava una virgola della rivoluzione nidi che abbiamo portato in consiglio comunale, occupava meno del 10%. Tutto il progetto va avanti”.
Il sindaco ha sottolineato come la partita, in entrambi i casi, non sia ancora finita. “Le partite di solito durano 90 minuti o poco più, – ha detto – ma i più si appassionano al calcio perché ci sono partite che al 96esimo cambiano il destino. Vedremo quando si metterà la parola fine. Non è ancora finita”.