Alla Casa di Gino a Como è stata inaugurata la struttura di housing sociale “Monsignor Aurelio Bacciarini”. Un’iniziativa per accompagnare le persone adulte con disabilità in percorsi abitativi indipendenti o semi-indipendenti. Una casa propria per chi ha sempre vissuto “ospite” non è soltanto uno spazio fisico. È soprattutto un atto di fiducia e un passo verso il futuro.
Per l’occasione è stato presentato anche il progetto Oasi don Guanella. Non un semplice parco, ma un vero e proprio ambiente sociale, educativo, produttivo e culturale dove le persone con disabilità vivono, creano, accolgono e condividono. Presenti per l’occasione don Remigio Oprandi, superiore Casa di Gino, il direttore Gianni Magni, il vescovo di Como, il cardinale Oscar Cantoni, don Umberto Brugnoni, superiore generale Opera don Guanella e don Alessandrpo Allegra, superiore provinciale Provincia San Luigi Guanella. Non è mancato neppure un intervento in videomessaggio da parte del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
Casa di Gino, inaugurato l’housing “Mons. Aurelio Bacciarini”
Negli ultimi anni Casa di Gino ha compiuto un passo importante: aprirsi alla dimensione abitativa autonoma, attraverso il progetto di housing sociale “Fermarsi non si può”. Si tratta di un’occasione concreta per avvicinare persone adulte con disabilità a percorsi abitativi indipendenti o semi-indipendenti, mantenendo un legame affettivo, educativo e professionale con la comunità originaria. L’housing rappresenta una conquista esistenziale, per iniziare a sperimentare la possibilità di “stare nel mondo”.
Un’iniziativa per rendere più realistico e dinamico il progetto di vita. Il supporto degli educatori è discreto ma costante, per guidare, sostenere, aiutare e interpretare i momenti di difficoltà. All’interno del progetto si creano gruppi abitativi, si condividono spazi e risorse, si imparano piccole abitudini quotidiane, come fare la spesa, cucinare, gestire il tempo libero. Infine, si sperimentano scelte, tra cui arredare casa, scegliere cosa mangiare e con chi uscire.
Al contempo, l’esperienza abitativa restituisce alle persone maggiore fiducia in sé, il senso della responsabilità e della cura, una nuova immagine sociale, sentendosi cittadini.
Il progetto Oasi don Guanella
La Casa di Gino si apre al territorio, alla natura e al futuro: è con questa diea che nasce l’Oasi Don Guanella. Un vero e proprio ecosistema sociale, un ambiente dove la natura diventa protagonsita del percorso educativo, terapeutico e spirituale.
Un progetto, quello dell’Oasi Don Guanella, nato dalla consapevolezza che gli spazi influiscono profondamente sul benessere delle persone e che la connessione con la natura è terapeutica e rigenerante. La disabilità ha bisoghno di contesti inclusivi, flessibili e ispiranti, non solo funzionali.