Due anni al voto a Como ma in questi giorni di canicola estiva il toto sindaco è già ampiamente partito (Leggi qui e qui). Tra indiscrezioni, slanci in avanti e timide smentite, i giochi sono aperti. Agli schieramenti di centrodestra e centrosinistra si aggiungono gli outsider che dovranno decidere se costruire alleanze o correre da soli. “Prima i contenuti poi le persone, discutiamo di temi e non ancora di candidati” ha detto Adria Bartolich, Partito Liberaldemocratico, che nel weekend si riunirà nel congresso nazionale. “Credo che il tema principale, oltre i nomi, sia capire cosa si vuole fare di questa città che da anni non riesce a sciogliere alcuni nodi (leggi: Ticosa, aree dismesse, viabilità, gestione turistica, stadio) – dice ancora – un buon lavoro sarebbe uscire dagli schieramenti classici e focalizzarsi di più sui problemi, per risolverli”. Bartolich, ex sindacalista ed ex deputata, già candidata alle scorse elezioni, non guarda a se stessa, ammette che c’è molto lavoro da fare ma non nasconde che il Partito liberaldemocratico sta crescendo anche a Como e potrebbe dire la sua se non trova convergenza nelle figure che saranno individuate.
Poco più di un mese fa si è presentato il centro comasco “Forza Como” che guarda naturalmente al 2027, il presidente è l’ex candidato sindaco Vincenzo Graziani, ex comandante dei vigili Vincenzo Graziani. “Viabilità, sicurezza, turismo, sono i tre punti cardine” ha precisato senza sbilanciarsi sui nomi. “E’ prematuro parlarne, visti gli eserciti capiremo se fare alleanze o se andare da soli” ha concluso.
Ci sono poi i gruppi che si sono naturalmente costituiti partendo dalla delusione per le scelte portate avanti dall’attuale amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese (unico che peraltro è pronto a scendere nuovamente in campo per proseguire il lavoro). In primis viene da pensare a Nova Como, neonata compagine – guidata dal presidente Vincenzo Falanga – che si presenta ufficialmente come associazione culturale costituita dopo le decisioni della giunta sulle scuole, ma che sin da subito è sembrata proiettata verso una possibile corsa alle amministrative. Oltre a portare avanti le istanze delle famiglie sui plessi in chiusura, Nova Como guarda ad una serie di altri temi: dalla viabilità ai parcheggi, dagli spazi aggregativi allo sport. E non mancano prove tecniche di collaborazione. Nel dibattito organizzato il 16 maggio scorso sul piano di razionalizzazione delle scuole erano presenti relatori provenienti da schieramenti opposti e c’è chi ha letto in questa mossa un possibile tentativo di ampliare lo sguardo in vista della campagna elettorale.