(ANSA) – NAPOLI, 27 GIU – E’ un atelier vero e proprio. Anche se la sua sede è particolare. Perchè nasce sotto l’ombra protettiva di un Santuario, quello di Pompei. Qui, infatti, c’è un posto dove ogni futura sposa può acquistare l’abito che desidera, aiutando, nello stesso tempo, tutti i bambini, i ragazzi, le donne, gli anziani, i poveri e gli immigrati che hanno trovato accoglienza nelle opere di carità del Tempio mariano. Suor Maria Rosalia Giannotti e le "Amiche di Maria", con cura e pazienza – come racconta Marida D’Amora, addetto stampa del Santuario di Pompei – raccolgono nel tempo gli abiti che tante spose donano al Santuario per solidarietà e come segno di devozione alla Vergine del Rosario. In un silenzio fatto di concentrazione e professionalità, sono al lavoro mentre cuciono e impreziosiscono gli abiti. Siamo a due passi dalla Basilica, in uno dei tanti edifici del complesso religioso, in cui, giorno per giorno, il lavoro instancabile di tanti rinnova il miracolo di carità e amore che vuole rappresentare l’essenza del Santuario della Beata Vergine di Pompei. In questo particolare laboratorio, le volontarie, assieme a Suor Rosalia, ridanno vita agli abiti donati e vestono le spose di nuovi sogni e progetti. Gli abiti disponibili sono centinaia. A questi vanno aggiunti i numerosissimi vestitini per prima comunione, per battesimo, per cerimonia e tanti abiti da sposo, persino qualche calzatura. Ogni mese sono tanti i capi che vengono donati per essere poi acquistati da spose di tutta Italia a costi accessibili anche a chi non ha grandi possiibilità economiche. Il ricavato contribuisce a finanziare le tante opere di Carità del Santuario. Negli anni, sono tante le ragazze giunte da regioni anche lontane per vestire l’abito portato in dono alla Madonna del Rosario di Pompei. Alcune seguono la tradizione di famiglia, tramandata di madre in figlia, che le ha viste per generazioni giungere all’altare con l’abito dell’Atelier del Santuario. In questo spicchio di carità – spiega ancora Marida D’Amora – spicca la figura delle ”Amiche di Maria", un gruppo di donne nato all’ombra del Santuario di Pompei dà vita a creazioni originali, fatte con passione e amore per sostenere le Opere di Carità fondate, a fine ‘800, dal Beato Bartolo Longo. Realizzano lavori rigorosamente fatti a mano servendosi di ago e filo, ferri da maglia, uncinetto. Si danno appuntamento nel laboratorio di abiti da sposa del Santuario un giorno a settimana, o ogni volta che possono, per realizzare i loro lavori di taglio e cucito, ricamo e disegni su stoffa, mettendo ognuna a disposizione dell’altra la propria abilità. A dare vita al gruppo, più di 10 anni fa, Suor Maria Rosalia Giannotti, delle Suore Domenicane Figlie del santo Rosario di Pompei, e Luisa Allocca, sua amica, molto devota del Beato Bartolo Longo, prossimo santo, fondatore della Nuova Pompei e del Santuario. «Il nostro fondatore – ha detto Suor Rosalia Giannotti – dava grande importanza all’attività di laboratorio perché è in essa che ognuno riesce a far emergere le proprie attitudini. Così è nata l’idea di questo gruppo, aperto a chiunque voglia donare, pregare, imparare e condividere, per far vivere nel tempo lo spirito di Bartolo Longo». Dai loro incontri, è nata anche "La boutique della carità", un’esposizione dei lavori realizzati e messi in vendita per raccogliere fondi a favore delle strutture di accoglienza del Santuario e per le celebrazioni liturgiche. (ANSA).