(ANSA) – MILANO, 13 AGO – Non doveva succedere, non sarebbe dovuto succedere: morire travolta da un’auto rubata da quattro ragazzini che perdono il controllo non può essere liquidato come ‘sfortuna’. Filippo Di Terlizzi, uno dei due figli di Cecilia De Actis falciata lunedì mattina in via Saponaro a Milano, ripete che "questa tragedia non è giustificabile con la sfortuna". Parlando con il Corriere della Sera, Repubblica e la Stampa in maniera pacata ma ferma ha ribadito che "non possiamo stare in questa situazione. Mi sembra ci sia poca sicurezza". "Siamo dentro a un incubo", "nessuna caccia alle streghe, qui parliamo della sicurezza di tutti". "Si tratta di un omicidio che non doveva esistere. Non voglio calcare la mano, e nemmeno giudicare l’operato del sindaco, ma non posso pensare che si ripeta" ha spiegato. "Quei bambini cresciuti nella delinquenza non dovevano stare lì" ha constatato. Ma c’erano e hanno rubato un’auto, decidendo poi di farci un giro, creando una tragedia non solo per la famiglia di Cecilia ma anche per le loro. "E’ dall’alba che piango per la signora e per mio figlio. Che posso dire? Non sono adulti, sono dei bambini" si è sfogata la mamma di uno dei quattro ragazzini con i giornalisti uscendo dal comando della polizia locale di via Pietro Custodi ieri mentre interrogavano i bambini per andare a prendere qualcosa da mangiare a un figlio più piccolo che aveva con sé. E ha riferito che i bambini domenica sono tornati a casa alla sera tardi e solo dopo "hanno raccontato di questa tragedia, dell’incidente, di quello che è successo". "Se avessimo visto loro in auto – ha concluso – li avremmo fermati". (ANSA).