Minacciati con un machete e rapinati in un edificio dismesso a Merone, i carabinieri hanno identificato e denunciato uno dei due presunti responsabili, un marocchino di 24 anni senza fissa dimora. E’ accusato di rapina aggravata e violenza sessuale. Caccia al complice, che avrebbe già un nome. I due sono stati identificati grazie alla testimonianza delle vittime e all’elaborazione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Le vittime, un egiziano di 49 anni, senza fissa dimora e una donna di origine argentina di 26 anni, residente a Lambrugo ma di fatto senza fissa dimora, avrebbero incontrato il marocchino e l’amico a Merone. I quattro avrebbero poi trovato rifugio in una residenza abbandonata in paese, in una zona boschiva, dove sarebbero andati tutti a dormire.
All’alba di ieri, uno dei due marocchini avrebbe minacciato con un machete l’egiziano facendosi consegnare 80 euro. L’altro avrebbe invece aggredito la 26enne, strappandole un braccialetto e rapinandola di 50 euro. Entrambi gli aggressori avrebbero anche molestato la giovane donna, cercando di abusare di lei, che si è però difesa. I due sarebbero quindi scappati.
Le vittime si sono rivolte ai carabinieri della tenenza di Mariano Comense, che hanno avviato le indagini. L’egiziano è stato portato in ospedale a Erba per i colpi subiti. I militari dell’Arma hanno rintracciato e denunciato uno dei due presunti responsabili, mentre il cerchio si stringe sul complice.