La sede di Como della Tesoreria dello Stato chiuderà i battenti il prossimo 8 novembre. Gli uffici di piazza Perretta, dove attualmente lavorano sedici persone, resteranno aperti per una serie di altri servizi, essenzialmente informativi, ma le attività di cassa e tesoreria verranno interrotte.
E’ parte di un processo di riorganizzazione avviato dal Tesoro, anche in virtù del fatto che, ormai, i pagamenti per conto dell’amministrazione dello Stato vengono effettuati quasi esclusivamente per via telematica.
Tra il 2008 e il 2010, il ministero dell’Economia aveva già chiuso 39 tesorerie italiane; altre 19 verranno chiuse entro gennaio, tra le quali – come detto – Como. Lo si legge in un decreto ministeriale, adottato <nell’ambito del più ampio progetto di riorganizzazione della rete territoriale avviato dalla Banca d’Italia>, a cui è affidato il servizio di tesoreria.
Oltre a quella comasca, chiuderanno anche le tesorerie di Ascoli Piceno, Avellino, Caserta, Grosseto, La Spezia, Latina, Messina, Novara, Pesaro, Ragusa, Reggio Emilia, Siena, Sondrio, Taranto, Trapani, Treviso, Varese e Viterbo. Le competenze delle tesorerie soppresse saranno trasferite alle sedi più vicine.