Maxi operazione della guardia di finanza denominata “Rekord”. Gli uomini del nucleo di Polizia Tributaria stanno eseguendo 17 misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura nei confronti di altrettante persone (di queste 8 sono destinatarie della custodia cautelare in carcere, le altre nove ai domiciliari).
La complessa indagine, durata due anni e avviata in occasione di un sequestro di lampadine e pen drive alla dogana di Ponte Chiasso nel novembre 2015, riguarda un gruppo che ha lavorato non solo in Italia ma anche in Svizzera, Spagna, Austria, Malta e Slovacchia.
Gruppo che è accusato di diversi reati fiscali, tra cui ad esempio emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione o dichiarazione infedele, per evadere le tasse nell’ambito della commercializzazione di materiale elettrico e prodotti per l’elettronica.
“Il valore complessivo delle fatture per operazioni soggettivamente/oggettivamente inesistenti emesse dalle società cartiere e/o filtro ammonta – spiega la procura di Como in un comunicato ufficiale – a 300milioni di euro circa di imponibile , l’Iva evasa ammonta a oltre 60milioni e l’imposta sui redditi evasa a circa 25milioni”.
“E’ stato disposto dal giudice per le indagini preliminari – si legge ancora – il sequestro per circa 85milioni di euro pari all’ammontare del profitto della frode tributaria”.