“Un mix funzionale che prevede destinazioni culturali, direzionali e commerciali con posteggi, escludendo la grande distribuzione e le residenze”: questa l’idea che guida l’amministrazione comunale nella costruzione di un progetto per la riqualificazione dell’area ex Ticosa, presentata questa sera dall’assessore all’Urbanistica Marco Butti all’assemblea dell’Ance che si è tenuta nella sede comasca dell’associazione Costruttori Edili. “L’obiettivo è quello di un programma integrato di intervento urbanistico – ha detto Butti – che possa unire la Spina verde con il resto della città, in particolare la via Milano Alta. Dopo mesi di ascolto, ora parte il confronto con la città per ricevere manifestazioni di interesse e arrivare a una proposta condivisa. La Santarella rappresenta un asse culturale vitale, la cultura e la creatività devono pulsare in quest’area. Suggestiva l’idea del trasferimento del museo della seta, anche se una parte della Santarella dovrà essere un hub culturale. Il verde pubblico sarà protagonista – ha concluso l’assessore – ma l’ex Ticosa non diventerà un parco urbano, destinazione già prevista per l’area del San Martino”. Sull’ex tinto-stamperia quale area strategica per la Como del futuro è intervenuto anche il presidente di Ance Como Francesco Molteni. “In questo percorso sono due le parole chiave che devono trovare una risposta: la prima è visione e la seconda è sostenibilità – ha detto Molteni – Visione perché si parte dall’oggi ma bisogna avere la capacità di guardare al futuro, al domani della nostra città, e sostenibilità, declinata in diversi aspetti, intesa come capacità di Ticosa di relazionarsi e inserirsi nello spazio urbano. Partendo da un’area di proprietà pubblica – ha concluso il presidente di Ance Como – ritengo sia giusto iniziare un percorso per capire se ci siano delle necessità che qui devono trovare risposta. Gli sviluppi li vedremo”.
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Area Ticosa, il progetto di riqualificazione. Butti: “Mix funzionale che prevede cultura, verde e parcheggi”
