Centotrenta chiamate di emergenza ricevute ogni giorno dai cittadini comaschi e un senso di insicurezza nella popolazione che non si attenua, nonostante i numeri mostrino un calo dei reati. “La tranquillità non si fonda sulle statistiche sui delitti, la paura cresce con la solitudine e l’indifferenza. I cittadini oggi hanno bisogno di presenza e visibilità da parte di chi ha il dovere di proteggerli. Sicurezza deve corrispondere a controllo del territorio, presenza sul territorio”.
Ha insistito sull’importanza della presenza delle forze dell’ordine il comandante provinciale dei carabinieri di Como, colonnello Andrea Torzani, nel discorso in occasione della festa per l’anniversario 205 di fondazione dell’Arma.
Dal primo maggio dello scorso anno alla fine di aprile 2019, i carabinieri hanno ricevuto oltre 46.600 chiamate d’emergenza. Sono 419 le persone arrestate e 3mila quelle denunciate. Tra le priorità ricordate dal comandante dell’Arma la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata, oltre all’attenzione alla piaga dello spaccio di droga nei boschi.
Dimezzate le truffe agli anziani. “E’ un reato odioso che abbiamo perseguito con determinazione – ha detto il comandante – Le denunce presentate sono state 20 rispetto alle 39 dello stesso periodo dello scorso anno, un netto calo ma sono comunque ancora troppo numerose”.
“I dati mostrano un calo dei reati in genere e della criminalità predatoria – ha concluso il comandante – Questa situazione però non è un punto di arrivo ma uno stimolo per rispondere in modo ancora più completo alla domanda di sicurezza dei cittadini”.