Sale a trentacinque il drammatico bilancio delle vittime del Coronavirus nella casa di riposo di Rebbio della Ca’ d’Industria. La struttura è alla prese con il più grave focolaio della seconda ondata della pandemia.
Il contagio è esploso subito dopo l’inizio dell’anno: attualmente sono 27 gli anziani deceduti all’intero della casa di riposo, otto in ospedale e tre per cause naturali e non per le conseguenze dovute al Covid Intanto si continua a lavorare per capire l’origine della diffusione del contagio. Nei giorni scorsi il presidente della Fondazione Cà d’Industria Como, l’avvocato Gianmarco Beccalli, nell’esaminare cosa sia potuto accadere nella struttura per anziani di via Varesina, non aveva escluso nulla, neanche la variante inglese del virus, vista la rapidità con il quale il contagio si è diffuso. “La settimana scorsa abbiamo inviato alcuni campioni all’ASST 7 Laghi per l’analisi sequenziale, ad oggi siamo in attesa di informazioni”, spiega Beccalli.
Allo stato attuale dei test effettuati sono presenti in struttura 3 ospiti negativi e 11 guariti. Sono presenti 56 positivi mentre 7 sono ricoverati in ospedale. “Un po’ alla volta sono in via di guarigione sia il personale sia gli ospiti della struttura – continua il presidente della Fondazione – Ieri abbiamo effettuato gli ultimi tamponi e siamo sin attesa del risultato. Continueremo ad effettuare i tamponi molecolari ogni 7 giorni a tutti gli ospiti e a tutto il personale”.