Confini davvero aperti tra Italia e Svizzera, almeno per i residenti nella fascia di confine. Il ministero della Salute, con l’ordinanza firmata il 18 giugno scorso, ha abolito anche l’ultimo ostacolo burocratico che ancora frenava il passaggio da un Paese all’altro, ovvero l’obbligo di compilare il Passenger Locator Form, obbligatorio per tutte le persone in arrivo in Italia con qualsiasi mezzo.
Con la nuova ordinanza, cade l’obbligo di compilare il modulo online per chi oltrepassa il confine con un mezzo privato, per un massimo di 48 ore e spostandosi non oltre i 60 chilometri dalla propria residenza.
L’ordinanza
Nel dettaglio, ecco cosa prevede l’articolo 2 dell’ordinanza del 18 giugno scorso sul tema “ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19”. “La compilazione del Passenger Locator Form – si legge – non è richiesta in caso di permanenza di durata non superiore alle quarantotto ore in località del territorio nazionale situate a distanza non superiore a 60 chilometri dal luogo estero di residenza, domicilio o abitazione, purché lo spostamento avvenga con mezzo privato”. Resta dunque la necessità di compilare il modulo per chi si spostasse con i mezzi pubblici. Nulla cambia per i frontalieri, che erano già esentati dall’obbligo di presentare il form.
Le regole
Dopo l’abolizione del tampone per i residenti nella fascia fino a 60 chilometri dal confine, che già aveva favorito la ripresa degli scambi commerciali tra Italia e Svizzera, nella zona di frontiera, era rimasto l’ostacolo del Passenger Locator Form. L’abolizione anche di questo modulo si traduce nell’attesa, vera riapertura della frontiera tra i due Paesi.