Una settimana dopo i nubifragi che hanno devastato la sponda occidentale del ramo di Como del lago, è iniziata la conta dei danni mentre ancora procedono i lavori di rimozione dei detriti in molte zone.
A Laglio, uno dei paesi più colpiti, la Regina vecchia è ancora chiusa anche se i lavori di pulizia della strada sono quasi completati. Le immagini riprese dall’alto con un drone dal gruppo comunale volontari protezione civile città di Trezzo sull’Adda, che sono intervenuti nei giorni successivi all’alluvione per contribuire alla pulizia della strada e dell’alveo dei torrenti mostrano l’enorme quantità di detriti e materiale trascinato a valle dalla furia dell’acqua.
Sassi, legna e detriti hanno travolto anche alcuni edifici e ci sono ancora famiglie sfollate. Completata la pulizia della strada, prima di poter riaprire è necessario attendere i sopralluoghi dei tecnici per accertare la sicurezza della zona.

Carate Urio
A poca distanza, a Carate Urio, in frazione Cavadino, a una settimana di distanza dall’alluvione impressiona la quantità di massi e detriti accumulata attorno all’alveo del torrente Fesnaa. Anche in questo caso, alcune abitazioni sono state investite dal materiale portato a valle, oltre che da acqua e fango. Dopo sette giorni, il livello dell’acqua del torrente non è ancora tornato alla normalità e soprattutto resta da verificare come intervenire sul materiale accumulato, proveniente anche dalla zona delle cave sovrastanti, che rischia di essere trascinato a valle in caso di nuove, intense precipitazioni.