Il Pd sottolinea il problema della marginalità, la Lega mette l’accento sul fenomeno dell’immigrazione.
Due diverse reazioni al drammatico episodio di cronaca di sabato notte quando, a Como, a due passi dal tribunale della città, una donna è stata violentata in una cabina telefonica (QUI I FATTI). In base alle prime ricostruzioni la 58enne, di origini bulgare, è una senzatetto, così come l’uomo arrestato per l’aggressione, un 41enne pakistano.
Lega e Pd concordano solamente sulla gravità dell’episodio. Ma la risposta, politica, è differente.
MOLTENI: “ESERCITO DI INVISIBILI E FANTASMI”
La reazione della Lega porta la firma di Nicola Molteni: canturino, deputato e sottosegretario all’Interno. “L’area del Comasco, per vocazione turistica e vicinanza al confine, merita sempre più attenzione” – dice Molteni, prima di parlare del fenomeno immigrazione. “Con quasi 45 mila sbarchi già registrati, e a fronte della totale assenza di una redistribuzione in Europa – aggiunge il sottosegretario – lo spostamento dei migranti avviene solo tra regioni italiane. Siamo di fronte a un vero e proprio esercito di invisibili e fantasmi”.
LISSI E FANETTI: “MARGINALITA’ PIAGA SOCIALE”
Per il Pd, invece, parlano i consiglieri comunali di Como Patrizia Lissi e Stefano Fanetti. “In questo atto scellerato – dicono – vediamo due piaghe della nostra società: la grave marginalità, che da troppo tempo interessa Como, e la violenza di genere, che nel caso delle donne senza dimora è un dramma nel dramma. Lo stupro di sabato notte ci richiama alla necessità di protezione per questa categoria fragile, iniziando con un numero maggiore di posti dedicati alle donne nei dormitori cittadini. Anche questa è sicurezza”.
IL SINDACO: “LA CITTA’ NON E’ SICURA”
In serata è arrivata anche la risposta del sindaco di Como Alessandro Rapinese, accusato dal Partito Democratico di “strumentalizzare l’accaduto per soffiare sul fuoco della questione sicurezza”.
“A dispetto di quanto dice il centrosinistra, ossia che Como è una città sicura, non lo è” ha detto Rapinese.
“Servono interventi decisi e forti, sto lavorando con il prefetto e con le forze dell’ordine (in primis la polizia locale) per fare arrivare in aula a settembre il regolamento di polizia urbana. Regolamento che sarà modificato con l’obiettivo di dare ancora più strumenti alle forze dell’ordine”.
“Chiedo ai cittadini di stare con gli occhi ben aperti di notte quando girano in città. Il problema vero – conclude – lo ereditiamo dalla politica nazionale perché molte di queste persone non dovrebbero nemmeno essere presenti sul territorio”.