La provincia di Como, nei primi otto mesi del 2022, ha registrato tre vittime di incidenti sul lavoro su 3.433 infortuni totali denunciati, alle quali se ne aggiungono altre quattro tra i mesi di settembre e ottobre, per un totale di sette. I dati sono stati comunicati da Anmil, l’Associazione Nazionale dei Mutilati ed Invalidi del Lavoro, in occasione della 72esima Giornata nazionale celebrata nelle scorse ore.
L’ultimo tragico episodio è avvenuto il 4 ottobre, quando un operaio di 40 anni è morto durante uno scavo in un cantiere edile a Colverde, in località Gironico. Il 21 settembre due operai di 25 e 29 anni hanno perso la vita per intossicazione da monossido in un container di un cantiere edile di Moltrasio e nello stesso giorno un agricoltore di 75 anni si è ribaltato con il trattore a Sormano, nella zona del Pian del Tivano.
Nel periodo considerato da Anmil, tra gennaio e agosto, gli infortuni denunciati nel Comasco sono in crescita del 5,6% rispetto ai primi otto mesi del 2021.
In calo, invece, del 16% le malattie professionali denunciate: se nel 2021 in provincia di Como erano 63, quest’anno sono 53.
“La Giornata è anche un’occasione di ricordo e un momento di bilanci, e quest’anno, purtroppo, i dati sugli infortuni sono per noi un duro colpo – commenta il presidente territoriale Anmil Como, Francesco Giorgio – Oggi vogliamo rivolgerci al Governo che sta nascendo: la sicurezza dei nostri lavoratori deve tornare ad essere una priorità per il Paese, dobbiamo fermare a tutti i costi la strage che si sta consumando sotto i nostri occhi”.