Stretta sul reddito di cittadinanza. La misura continua a far discutere e presto potrebbe cambiare forma, il governo guidato da Giorgia Meloni ha ribadito che la misura non sarà cancellata ma si avvia ad una revisione. La Lega propone un sostegno rinnovabile e con un assegno a scalare. Tra le possibilità al vaglio anche quella di perderlo dopo il primo rifiuto a un’offerta di lavoro. Tra le modifiche proposte si punta anche a liberare risorse da destinare alle difficoltà di famiglie e imprese alle prese con il caro energia. La stessa premier non ha nascosto che si tratta di un sostegno che dovrebbe spettare a chi non è in grado di lavorare. L’esecutivo cerca di trovare una sintesi tra le diverse posizioni presenti all’interno della stessa maggioranza.
Un milione e 400mila euro al mese, tanto vale il reddito di cittadinanza in provincia di Como. Sono 2.730, infatti, i nuclei familiari che lo percepiscono, poco più di 500 euro al mese l’importo medio. Questi gli ultimi dati dell’Inps aggiornati al mese di settembre.
Una misura di contrasto alla povertà – da sempre al centro di accesi dibattiti – da una parte, i sostenitori la ritengono indispensabile per garantire un’entrata mensile a chi, altrimenti, non avrebbe di che vivere. Al contrario, chi la critica la ritiene un freno al mercato del lavoro e una forma di assistenzialismo da superare.
Al di là delle considerazioni politiche, esistono i numeri ufficiali dell’Inps.
Nell’ultimo report i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza risultano essere poco meno di 69mila in Lombardia.