(ANSA) – ROMA, 02 DIC – "In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, è giusto fare il punto sui tanti provvedimenti che stiamo portando avanti, a partire dall’attuazione della legge delega per l’implementazione del progetto di vita e l’avvio dell’iter di accertamento dell’invalidità civile, senza visite ripetute nel tempo e con procedure più efficienti, a cui si aggiunge l’istituzione del Garante nazionale per le persone con disabilità e la legge sulla riqualificazione delle pubbliche amministrazioni". Lo afferma la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ricordando che "il diritto di essere felici vale per tutti". Sono stati avviati "tavoli di lavoro per rivedere la legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche e garantire l’accessibilità universale, per modificare la legge del Dopo di noi, per la scrittura di un testo unico per la disabilità e per il riconoscimento del caregiver familiare". "Abbiamo stanziato 77 milioni per progetti sociali per l’autismo, ripartito il fondo per il sostegno all’ipoacusia e all’autonomia e comunicazione, il Fondo per le periferie inclusive è già stato destinato alle città più grandi e stanno arrivando i progetti con gli Enti del Terzo settore – ricorda Locatelli -. Stiamo, inoltre, iniziando a ragionare su come valorizzare i percorsi di inserimento lavorativo e le figure intermediarie che possano essere da accompagnamento. Abbiamo riorganizzato l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità ed entro un anno intendiamo presentare il Piano nazionale per la disabilità che per legge sarà firmato dal Presidente della Repubblica". "Sono sempre più convinta che serva lavorare insieme per poter davvero invertire l’ordine delle priorità e velocizzare questo meraviglioso cambio di prospettiva che è in atto. Credo sia fondamentale lavorare tutti insieme perché anche il diritto alla felicità venga rispettato e sia un diritto per tutti. La parola disabilità non è un’etichetta da dare a qualcuno, così come non lo è una malattia – conclude -, una persona è una persona e come tale deve essere rispettata e valorizzata, si tratta di una responsabilità condivisa di cui dobbiamo essere tutti consapevoli". (ANSA).