(ANSA) – MILANO, 02 FEB – Si è aperto stamani il processo milanese all’avvocato siciliano Piero Amara per le presunte calunnie nei confronti di esponenti delle istituzioni, della magistratura, delle forze dell’ordine e dell’imprenditoria nell’ambito della vicenda della fantomatica "loggia Ungheria". Il processo è stato riunito oggi dal giudice della settima penale Raffaella Mascarino a quello in corso in cui Amara risponde di rivelazione di segreto d’ufficio per aver consegnato a Vicenzo Armanna, ex manager licenziato da Eni, quei verbali da lui resi ai pm milanesi come indagato, tra il novembre 2019 e il gennaio 2020, nell’ambito del caso sul cosiddetto "falso complotto". Se ne sarebbe "furtivamente impossessato", per l’accusa, fotografandoli con il telefono in sede di rilettura. Nel processo riunito, dunque, sono imputati a questo punto sia Amara per calunnie e rivelazione, che Armanna per rivelazione. Oggi, tra l’altro, il giudice Mascarino ha respinto una richiesta di immediato proscioglimento presentata dalla difesa del legale siciliano in relazione all’accusa di rivelazione dei verbali. Accolta, quindi, la richiesta di rigettare l’istanza formulata dai pm Civardi, Amadeo e Filippini. Amara è accusato di aver calunniato con le sue dichiarazioni sulla loggia 65 persone, 40 delle quali parti civili. Tra queste l’ex ministra Paola Severino e gli ex vicepresidenti del Csm Giovanni Legnini e Michele Vietti. Il processo è stato rinviato al 12 marzo per le questioni preliminari. (ANSA).