(ANSA) – CAGLIARI, 20 MAG – "Facciamo chiarezza sul nucleare, una volta per tutte. Perché non si possono accettare patetici tentativi di strumentalizzazione su temi così importanti per la Sardegna e i sardi". La governatrice Alessandra Todde torna sul tema dopo la partecipazione a un panel al Festival delle Regioni in corso a Venezia. "Oggi ho ribadito, durante il mio intervento, che è necessario utilizzare tutte le leve possibili per rendere competitiva la nostra Regione abbassando il prezzo dell’energia e tagliando le bollette ai sardi. Ma non certo barattando ambiente e paesaggio, per noi beni identitari – chiarisce -. La Sardegna soffre di una discriminazione sulle infrastrutture energetiche e logistiche e non permetterò mai che il nostro territorio si trasformi nel campo di battaglia per chi vuole speculare o lucrare". "Ho anche risposto alla domanda del giornalista su quale fosse la posizione della nostra Regione sul tema dell’energia nucleare. Noi – conferma la presidente – non siamo ideologici, siamo favorevoli alla fusione nucleare, ma contrari alla fissione, quella delle centrali attuali, per intenderci, e non abbiamo intenzione di farci carico delle scorie. Infatti, ho dichiarato più volte che non accetterò mai che sia la Sardegna ad ospitare il deposito. La nostra contrarietà non è solo una posizione politica ma una scelta coerente con la volontà popolare. Il popolo sardo – ricorda Todde – si è espresso in maniera molto chiara con un referendum. Senza dimenticare poi, che le modalità industriali di gestione del nucleare sono legate a centrali di vecchia generazione. Anche i mini reattori sono ancora in fase sperimentale e usano una tecnologia che produce scorie. Strada, per noi, quindi non percorribile". "Veramente qualcuno vuole tentare di confondere la volontà di non fermare la ricerca scientifica – come ho ribadito durante il mio intervento, rivendicando di aver stanziato piú di 500 milioni per la ricerca sulla fusione nucleare, tecnologia pulita e priva di scorie quando ero al Governo – inventandosi che vogliamo il deposito e le centrali sul nostro territorio? Sono patetici tentativi di strumentalizzazione – attacca Todde – rispetto ad un approccio scientifico e non ideologico. Siamo disponibili a discutere di energia nucleare, ed aperti ad una rivoluzione, come sarebbe la fusione nucleare, ma io ho il dovere politico da presidente e cittadina – insiste – di difendere ambiente, paesaggio, suolo e e territorio". (ANSA).