Lettera aperta al prefetto di Como Corrado Conforto Galli di Luigi Nessi sull’ipotesi del trasferimento del centro migranti della Croce Rossa da Lipomo ad Albate, nella zona del carcere del Bassone. L’esponente di Sinistra Italiana Como, residente nel quartiere, ex consigliere comunale e Abbondino d’Oro chiede un confronto con i cittadini. Presa di posizione anche di Fratelli d’Italia, che chiede trasparenza, ascolto e soluzioni concrete.
L’appello di Nessi al prefetto
“La invito a promuovere, insieme ai responsabili della Croce Rossa, un momento di informazione e confronto con la cittadinanza del quartiere di Albate in merito al trasferimento delle persone dal campo Cri di Lipomo – scrive Nessi al prefetto – Questa notizia non è stata a oggi ufficializzata e condivisa. Ciò porta inevitabilmente a innescare discussioni, malumori e opposizione di una parte dei residenti del quartiere”.
“Di quante persone stiamo parlando? – chiede Nessi – Quando arriveranno ad Albate in via Al piano e da chi verranno gestite?
Albate ha una lunga storia di accoglienza e di condivisione. Un impegno che in tante forme continua tuttora. “Proprio per questo è indispensabile la convocazione di un incontro con i residenti del quartiere per avere maggiore consapevolezza”.
La richiesta di Fratelli d’Italia
Chiedono chiarezza il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Stefano Molinari e il coordinatore cittadino Alessandro Nardone. “La notizia dello spostamento del centro per immigrati da Lipomo ad Albate ha giustamente generato preoccupazione tra i residenti – dicono – Si tratta di una struttura che negli anni passati, non ha mai generato particolari criticità. Tuttavia, considerata la delicatezza del tema e l’esigenza di trasparenza, riteniamo fondamentale affrontare la questione con senso di responsabilità, evitando sia allarmismi che reticenze”.
“Il nostro obiettivo è tutelare la sicurezza, il decoro e la qualità della vita nei quartieri – proseguono Molinari e Nardone – Per farlo serve chiarezza: non è accettabile che scelte così impattanti vengano calate dall’alto. Chiederemo un incontro al prefetto di Como e ai vertici della Croce Rossa”.