(ANSA) – RIMINI, 05 GIU – Non si può stabilire con certezza il colore della pelle del soggetto ignoto che la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli, il 3 ottobre 2023, si dirige verso il condominio numero 31 di via del Ciclamino a Rimini, passando davanti alla telecamera di sicurezza della farmacia San Martino. E’ questa la conclusione a cui sono arrivati dopo mesi di studi, analisi e campionamenti gli esperti informatici del Collegio peritale composto dal brigadiere Saverio Paolino e il tenente colonnello Francesco Zampa del Ris di Parma e dal professore Sebastiano Battiato, ordinario di Informatica all’Università di Catania. Il collegio era stato nominato dal gip del Tribunale di Rimini per l’incidente probatorio sulla telecamera cam 3 che secondo gli inquirenti la notte del delitto avrebbe ripreso il presunto autore dell’omicidio tornare verso il condominio dopo aver gettato l’arma o aver ispezionato la zona per timore di testimoni occasionali. Era stata quindi effettuata una prova in esterna con la presenza dell’unico indagato per l’omicidio, Louis Dassilva, 35 anni senegalese, in carcere dal 16 luglio 2024. Dassilva, difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, l’11 febbraio aveva sfilato davanti alla telecamera per la verifica dell’ipotesi accusatoria. Il 4 marzo, dopo poco meno di un mese, il collegio peritale aveva depositato la relazione con cui stabiliva che l’altezza di ignoto uno fosse incompatibile con quella di Dassilva decisamente più alto. A supplemento d’indagine, però era stato chiesto di inserire un quesito sul colore della pelle che, secondo la relazione, è impossibile da stabilire. Lunedì le conclusioni della consulenza saranno acquisite dal tribunale in un’udienza davanti al gip Cantarini. (ANSA).