Chiusura della scuola dell’infanzia di via Varesina e trasloco nell’ex nido di Camerlata: i tempo potrebbero non essere rispettati e il trasferimento potrebbe slittare a dicembre. Per la primaria di via Perti e l’infanzia di via Volta, invece, potrebbe essere stato l’ultimo giorno. A poche ore dalla chiusura delle scuole, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, traccia il futuro degli istituti comaschi.
Scuola dell’infanzia di via Varesina, il sindaco Rapinese risponde ai dubbi dei genitori
I genitori dei bambini dell’asilo di via Varesina aspettano ancora delle risposte e sperano che i loro figli possano presto lasciare quella struttura, dove continuano le infiltrazioni. Non è escluso un cantiere estivo che consenta di rispettare i tempi per il trasloco, precedentemente indicati proprio dalla giunta comunale. L’obiettivo sarebbe garantire il trasferimento di personale e alunni da settembre, così da iniziare il nuovo anno scolastico nella nuova struttura.
“Dopo il sopralluogo all’ex nido Nuvoletta, stiamo cercando di capire se si riuscirà a intervenire entro settembre. Gli interventi non sono molti, ma stiamo lottando contro il tempo”. A dirlo a Etg+ Sindaco è il primo cittadino comasco, che poi dichiara: “Se non sarà settembre, sarà dicembre, ma la volontà è tracciata”. “Non metto neanche un centesimo sulla struttura di via Varesina, perché è marcia. Ce la stiamo mettendo tutta. Appena posso, tiro fuori i bambini da quell’asilo per portarli in un luogo salubre“, commenta ancora Rapinese.
Razionalizzazione delle scuole, il futuro della primaria di via Perti e dell’infanzia di via Volta
Anche all’asilo di Albate procedono i lavori, fa sapere il sindaco Rapinese. Per gli studenti della scuola primaria di via Perti e dell’infanzia di via Volta, invece, venerdì 6 giugno potrebbe essere stato l’ultimo giorno. E non soltanto l’ultimo giorno di un anno scolastico che si chiude: “Il giudice si è ritirato per decidere, ma non ha sospeso il nostro provvedimento”, ricorda il sindaco di Como, che resta fermo sulla sua posizione e ribadisce il suo programma di razionalizzazione delle scuole cittadine. “Di conseguenza – ha poi precisato – se tutto va come deve andare, inizierà la nostra rivoluzione“.
“Sto iniziando a fare i conti per capire qual è la disponibilità di posti per gli studenti sia nelle scuole elementari sia nelle medie. È agghiacciante – conclude – che ci sia una disponibilità di posti nettamente superiore rispetto ai bambini che ci sono in città, nonostante le chiusure”.