(ANSA) – BOLOGNA, 09 GIU – La sentenza della Corte Costituzionale è del 22 maggio e, in pochi giorni, si è concretizzato il sogno di due mamme di Torrile in provincia di Parma: "quello di vedersi riconosciute, entrambe, come madri del loro bimbo. È stata una grande gioia accoglierle in municipio, con il loro piccolo, e condividere con loro questo importante passaggio che segna una vittoria sul fronte dei diritti civili". Lo dice alla Gazzetta di Parma Alessandro Fadda, sindaco del paese della Bassa che è stato il primo a livello provinciale, e tra i primi anche a livello regionale dopo Riccione, a dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale, 68/2025. L’atto sottoscritto in municipio a Torrile il 6 giugno ha permesso il pieno riconoscimento come mamme sia per la madre gestante che per la madre intenzionale. L’iter – seguito da Alessandro Manfredi, responsabile degli Affari generali del Comune di Torrile – ha avuto inizio pochi giorni dopo la sentenza della Corte Costituzionale. "La pronuncia della Corte – sottolinea Manfredi che si è laureato con tesi proprio su questo tema – ha stabilito che ogni minore ha diritto fin dalla nascita a un’identità giuridica certa e al pieno riconoscimento della responsabilità genitoriale da parte di entrambi i genitori, anche in caso di coppie dello stesso sesso". "Si tratta di un passaggio fondamentale – sottolinea il sindaco Fadda – per la tutela dei diritti dei bambini nati o cresciuti all’interno di famiglie omogenitoriali. Ho avuto modo di parlare con le mamme e di confrontarmi con loro in merito alle tante difficoltà che, così come altre coppie, hanno dovuto affrontare anche rispetto ad altri percorsi molto complessi come quello dell’adozione. Il pieno riconoscimento di entrambe le mamme credo che sia un segno di grande civiltà e di tutela dei bambini, di cui andare orgogliosi". (ANSA).