(ANSA) – FIRENZE, 10 GIU – Un nuovo magistrato di sorveglianza ha accolto oggi l’istanza dell’imprenditore di 94 anni – finito in carcere a Firenze per una condanna definitiva per reati fiscali e bancarotta – per scontare la pena alla detenzione domiciliare e non in cella. Decisivo per la nuova decisione è stato il trasferimento dal penitenziario di Sollicciano all’istituto Gozzini, che è struttura detentiva a custodia attenuata, detta anche Solliccianino su cui opera un magistrato della sorveglianza diverso da quello per il carcere maggiore. In questo modo, spiega il difensore del 94enne, avvocato Luca Bellezza, è stato possibile presentare di nuovo la richiesta, che era stata bocciata venerdì scorso da un primo magistrato di sorveglianza. (ANSA).