(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 11 GIU – In Brasile è febbre da ‘bebè reborn’, la versione 5.0 del nostro Ciccio Bello: bambolotti definiti nei dettagli tanto da sembrare veri. Talmente realistici che molti collezionisti si comportano come genitori, portandoli dal medico, a scuola, cambiando pannolini, allattando o arrivando persino a simulare un parto. E il fenomeno è diventato talmente diffuso che sono state varate leggi e regolamenti a livello locale, per cercare di normare la situazione, che in alcuni casi rischia di sfuggire di mano. Ma il fenomeno ormai sta scatenando sempre più accesi dibattiti, perché si è spostato dai confini Internet alla realtà. Sociologi, psicologi e avvocati sono continuamente intervistati dai media sull’argomento, anche per cercare di capire perché così tanti adulti abbiano scelto di prendersi cura di bambolotti fatti di silicone. Il caso è talmente singolare che ha varcato ormai i confini del Paese sudamericano, e persino il New York Times se ne è interessato. Di fatto – viene osservato – quello che viene sviluppato è un affetto con appeal estetico: bello, pulito e sereno, e contemporaneamente privo di rischi, contraddizioni o frustrazioni. Una logica assimilabile a quella di quanti – e anche questi sono in numero ormai crescente – sviluppano vincoli affettivi con l’Intelligenza artificiale. (ANSA).