A due anni dalle prossime elezioni amministrative a Como le mosse dei partiti, nel delicato scacchiere, sono già iniziate. I tempi, del resto, sono più che maturi per avviare la complessa macchina che dovrà portare a proporre un candidato che possa affrontare gli avversari e ambire alla fascia tricolore. Se nel centrodestra circolano con insistenza diversi nomi, si può dire lo stesso per il centrosinistra. Vale la pena ribadirlo, nessuna discesa in campo ufficiale per il momento. Soltanto l’attuale primo cittadino, Alessandro Rapinese, si è sbilanciato.
Como, elezioni 2027: il toto-nomi del centrosinistra
Sotto ai riflettori c’è Angelo Orsenigo, attuale consigliere regionale del PD, figura di riferimento dei dem sul territorio e anima del partito. Sembra il profilo ideale da contrapporre eventualmente all’assessore lombardo Alessandro Fermi (Lega) o al collega consigliere Sergio Gaddi (Forza Italia). I due nomi più quotati nel centrodestra.
Ma i democratici stanno ragionando anche su due figure note in convalle: il segretario cittadino, Daniele Valsecchi, che da vicino ha seguito numerose questioni, in primis il dibattito sullo stadio o ancora – come nell’ultima tornata elettorale – potrebbero puntare su un volto femminile, una donna che attualmente siede in consiglio comunale, che porta con sé un tesoretto di preferenze di tutto rispetto e che ha ormai un bagaglio personale di esperienza e di passione, ricco. Il riferimento è a Patrizia Lissi, che peraltro cinque anni fa era stata al centro di più un ragionamento poi la scelta era ricaduta su Barbara Minghetti che ora però non sembra essere indirizzata a una campagna elettorale bis. Ma rimanendo in casa Svolta Civica non si esclude neppure di puntare su Vittorio Nessi, altra anima battagliera nei confronti della giunta Rapinese nell’aula di Palazzo Cernezzi.
Sui nomi nessuno si sbilancia anche perché soltanto quando sarà chiaro il perimetro della coalizione si potrà avere un quadro più nitido. L’unica certezza è che “il candidato dovrà segnare una netta discontinuità nei modi e nei contenuti con l’attuale sindaco e con il suo modo di gestire la città” come ha spiegato Carla Gaiani, segretaria del Partito democratico comasco, che per ora non dice di più.