“E’ andata oltre le più rosee aspettative, c’era chi diceva che non mangiavo il panettone e qui l’unico problema che vedo è che alla fine per i troppi panettoni mi verrà il diabete”. Il bilancio lo fa utilizzando il linguaggio che lo contraddistingue: tra autocelebrazione, spirito di rivalsa e obiettivi da raggiungere il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, raggiunge i tre anni alla guida di Palazzo Cernezzi. Nel tracciare una linea mette dei punti fermi e parla di “sfide affrontate con coraggio e determinazione senza temere le critiche pur dinanzi a decisioni impopolari. Dalle scuole ai parcheggi”.
Nel rendicontare il lavoro svolto mette una spunta alla voce impianti sportivi, anche se la partita più delicata, l’area di Muggiò, è ancora in stand by. “Arriverà anche quel risultato”.
Tra gli altri grandi temi aperti ci sono il Politeama “che verrà venduto per 4 milioni a fronte di un acquisto di pochi spicci, per me è un tema risolto” dice ancora il sindaco; la nuova Zona a Traffico Limitato il cui iter – annuncia – sarà chiuso a breve, ma il vero nodo su cui più amministrazioni si sono avvicendate senza arrivare ad una soluzione, resta l’area dell’ex Ticosa. “Niente fuochi d’artificio, lavoriamo e vediamo i risultati”.
Rapinese, ha vinto con la sua lista Civica, e da sempre ha rivendicato di aver sbaragliato i partiti e così punta al secondo mandato. Quindi la stoccata finale è indirizzata proprio ai suoi oppositori politici: “Loro hanno il fiato corto e ansia da prestazione. Noi non abbiamo nessuna ansia ma vogliamo la prestazione e per raggiungerla bisogna essere preparati” ha concluso.