Variante della Tremezzina: caduti i vincoli temporali non ci sono più alibi. E’ un coro unanime quello degli amministratori del territorio comasco che attendono da anni la realizzazione di un’opera destinata a risolvere i problemi di traffico della Statale Regina. Una missione non più impossibile, alla luce del decreto interministeriale che stabilisce paletti più flessibili affinché le opere inserite nello Sblocca Italia, variante compresa, possano ottenere i finanziamenti. Per l’infrastruttura comasca si parla di 210 milioni dallo Stato, due terzi del totale. Mancano ora solo 120 milioni. “Penso che la Regione abbia nel suo bilancio la possibilità di intervenire per un’opera pubblica così importante e attesa da anni” commenta il presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio. “Nel frattempo – aggiunge il numero. uno di Villa Saporiti – mi auguro che prosegua con il giusto ritmo il lavoro regionale per arrivare alla partenza del cantiere”. “Possiamo quasi dire che ci siamo – commenta il sindaco di Argegno Roberto De Angeli – a questo punto sarebbe assurdo lasciar perdere tutto per l’impossibilità di trovare i fondi mancanti”. “Non penso che la Regione non possa contribuire, magari spalmando il contributo con 25 milioni all’anno – gli fa eco il sindaco di Colonno, Luciano Soldati – ora non ci sono più alibi e nessuno deve remare contro”.
Le ultime notizie sulla Variante, intanto, sono state accolte con soddisfazione dai consiglieri regionali comaschi. “E’ la conferma di una soluzione che avevamo auspicato – dice il sottosegretario della giunta Alessandro Fermi, di Forza Italia – Ci eravamo impegnati a mettere a disposizione la parte rimanente dello stanziamento e lo faremo”. “Adesso – insiste il consigliere del Pd Luca Gaffuri – è la Regione che deve dare certezze, rispettando il patto stipulato a suo tempo da Maroni con il ministro Lupi”.