Stop agli scioperi: la Cisl dei Laghi interviene sulla crisi della Tbf, l’azienda di traslochi di Albavilla. “Il nostro è solo un atteggiamento responsabile e a tutela dei posti di lavoro”, dicono dal sindacato, il cui intervento è stato chiesto dalla maggioranza degli autisti e degli operai addetti al montaggio che vedono messi in pericolo i loro posti di lavoro da un atteggiamento oppositivo a oltranza. “Il diritto di sciopero è tutelato dall’articolo 40 della Costituzione e va difeso fino in fondo – spiegano dalla Cisl – Si tratta di uno strumento importante che i lavoratori hanno per fare valere le loro ragioni, ma non è un fine. L’obiettivo di un sindacato serio non può essere quello di scioperare bensì di esercitare questo diritto tenendo conto delle compatibilità con la realtà in cui si colloca”. Se l’azienda rischia di essere in difficoltà e di perdere quote di mercato, l’obiettivo – secondo la Cisl – non può essere quello di aiutare l’azienda a fallire. Il sindacato si scaglia contro quel “gruppetto di persone che si è auto-costituito e pretende di tenere in ostaggio con scioperi continui la maggioranza dei lavoratori, ritardando le consegne e facendo perdere clienti all’azienda. Questo gruppetto non attua il diritto allo sciopero, semplicemente ne abusa”, sottolineano, “La Tbf esce già da un periodo difficile, ed è proprio per questo che la cooperativa della quale fanno parte i lavoratori di Sol Cobas, la Logi-Lead, ha perso l’appalto, perché chiamata a pagare una serie di penali per i ritardi accumulati nell’effettuare le consegne”.
La priorità, per la Cisl, resta il mantenimento del posto di lavoro. “Questo chiedono in primo luogo i lavoratori e le loro famiglie”, spiega il sindacato, “la Cisl pensa che abbiano ragione. Per questo li supporta e li sostiene nella loro azione”.