Campione d’Italia: nel giorno in cui i licenziamenti dei 469 dipendenti del casinò, dichiarato fallito lo scorso luglio, diventano effettivi, si assiste a un duro scontro tra Cgil e Movimento 5 Stelle.
La camera del lavoro comasco attacca il deputato pentastellato Giovanni Currò.
“Riferendosi ai dipendenti del Casinò di Campione, sulla stampa locale il parlamentare Cinque Stelle Giovanni Currò afferma che la riassunzione non è un obbligo – scrive la Cgil – Dicendo così, il deputato non sembra interessato a difendere il lavoro e i lavoratori perché li abbandona al proprio destino, dimenticando come, in questi anni, li stessi dipendenti della casa di gioco si siano tagliati il salario per il bene della comunità. Forse sarebbe opportuno che l’onorevole si impegnasse per limitare il gioco d’azzardo nei bar e nei locali, veri artefici della sempre più crescente ludopatia, sostenendo il gioco protetto come è garantito nei casinò”.
La replica di Currò arriva a stretto giro, con un comunicato diffuso sui social network. “Assistiamo sempre più agli ultimi colpi di coda di un vecchio sistema (partiti e sindacati) che cerca di rialzarsi affannosamente – attacca il deputato – Un’ovvietà giuridica e aziendalistica come quella di non ripetere le condizioni preesistenti per non ottenere lo stesso risultato è una affermazione non solo di natura tecnica, ma di estrema onestà intellettuale. Proprio quella che è mancata per anni, troppi anni, tra il vecchio sistema e la Comunità campionese. Non comprendo dove abbia letto o appreso la “follia” di lasciare a casa tutti e 480 i dipendenti della casa da gioco nel caso di una riapertura.
Con il decreto fiscale e la legge di bilancio – conclude Currò – la maggioranza ha dimostrato chiaramente che sta affrontando la crisi di Campione in modo diverso rispetto al passato, buttando l’occhio oltre il breve periodo e mostrato vicinanza sin da subito alla Comunità campionese, anche prima del prevedibilissimo ed inevitabile fallimento della casa da gioco ed il dissesto del Comune”.
Infine, dal deputato pentastellato, un augurio sarcastico: “Auguro a tutti, anche al vecchio sistema, buon 2019 di cambiamento”.
CISL, CISAL E UGL: “NO A POLEMICHE POLITICHE”
“Usciamo da ogni polemica politica e siamo a disposizione del commissario”.
Mentre la Cgil si scontra il Movimento 5 Stelle, altre sigle sindacali – Fisascat CISL, Snalc CISAL e UGL Terziario – si smarcano dal dibattito politico.
“Da domani saranno effettivi 469 licenziamenti degli ex dipendenti del Casinò di Campione, che seguono ai licenziamenti negli scorsi mesi dei lavoratori delle pulizie, del poker, della casa anziani, dell’asilo e delle diverse realtà che ruotavano attorno al Comune di Campione ed al suo Casinò, nonché alla mobilità aperta per i dipendenti comunali. Licenziamenti che, con l’attuale impianto normativo in materia di ammortizzatori sociali, sono conditio sine qua non per consentire ai lavoratori residenti in Italia di poter accedere alla disoccupazione e poter riscattare il Tfr – scrivono i sindacati – Un dramma sociale all’interno di una comunità piccola ed isolata dal resto dell’Italia, senza precedenti. Campione d’Italia ha toccato probabilmente il punto più basso della sua storia, e adesso non resta che ripartire. Nella recente manovra finanziaria il Governo ha previsto degli strumenti per affrontare la questione Campione, attraverso la nomina di un Commissario straordinario che dovrà, in tempi ragionevoli, individuare un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco, e attraverso importanti sgravi fiscali per le attività del territorio.Campione d’Italia deve ripartire necessariamente dal suo Casinò, credere o far credere che lo farà alle condizioni attuali, vuol dire distorcere la realtà disinteressandosi del futuro del Paese. La ripartenza di Campione d’Italia non può prescindere dalla riapertura del Casinò e questa non può prescindere dal dialogo con i sindacati. Per questo motivo – e qui arriva la stoccata alla Cgil – Fisascat CISL, Snalc CISAL e UGL Terziario si sottraggono ad ogni possibile polemica politica lasciando tale compito ai partiti di opposizione al Governo, ma si mettono fin da subito a disposizione del Commissario in via di definizione per offrire il proprio contributo alla ricostruzione del Casinò di Campione”.