Doveva essere il giorno della verità, invece nemmeno oggi è arrivato il verdetto sul futuro del Sinigaglia e più passano le ore più sembra impossibile che il Como possa giocare in casa, sabato 3 ottobre alle 15, contro l’Ascoli. L’ufficialità in realtà ancora non c’è, anzi nelle ultime ore qualcosa è cambiato per la precisione intorno alle 16, quando praticamente in zona Cesarini il Calcio Como ha presentato in Comune la dichiarazione di fine lavori, allegando gran parte dei documenti necessari per chiudere la pratica. All’appello mancano ancora le certificazioni relative all’impianto elettrico e all’antincendio, ma dovrebbero essere pronte per domani mattina. A quel punto, solo a quel punto, Palazzo Cernezzi potrebbe trasmettere le carte in Prefettura, chiedendo la convocazione di un’altra commissione di vigilanza, dopo quella di ieri terminata con un nulla di fatto causa documenti insufficienti e lavori ancora in corso.